Ascoltare il corpo
La Bioenergetica è stata creata da Alexander Lowen per includere l’ascolto del corpo nel processo terapeutico. Sappiamo che, a partire dai primi anni di vita, i conflitti emotivi inconsci si strutturano nel corpo e, con il tempo, creano quelle tensioni muscolari croniche che chiamiamo armatura. Diventa parte integrante di noi e ci fa agire nel modo che abbiamo imparato a fare per non soffrire troppo e condiziona anche i sentimenti con cui affrontiamo le situazioni. Spesso, queste tensioni sono associate a sentimenti di tristezza, paura e rabbia.
A volte le esperienze dell’infanzia portano a non sentirsi degni d’amore e quindi, temendo risposte ostili dagli altri, a rinunciare ad esprimersi. Così molti di noi hanno imparato molto presto a limitare la vitalità ed a creare barriere contro le emozioni, e questo implica che non sempre riusciamo a dare spazio ai nostri bisogni più profondi. Proprio per questo lavoro per risvegliare il nostro corpo e le nostre emozioni.
Quando il corpo si espande, grazie alla respirazione profonda e all’aumento di flessibilità, ci restituisce un maggior senso di sé, risveglia i ricordi nascosti nella muscolatura contratta e cambia il modo di percepire, permettendoci di uscire dal circolo vizioso di chiusura e rinuncia. Infatti, dando spazio alle diverse parti di noi, affrontando il disagio, la paura e il senso di colpa, permettiamo uno scambio che porta a maggiore armonia, serenità e gioia di vivere.
Nel mio lavoro la respirazione assume un ruolo veramente centrale: osservare il modo in cui una persona respira permette di vedere come si pone rispetto al diritto di prendere ciò che le serve nella vita. Respirare è un atto aggressivo e spesso, un’insufficiente ampiezza del respiro si riflette in una riduzione del flusso delle sensazioni nel corpo che può portare a scoraggiamento e tristezza.
Aumentare l’ampiezza del respiro è possibile ed il risultato è talvolta sorprendente perché magari scopriamo che un disturbo ritenuto mentale era in realtà connesso alla rigidità del corpo.
Incoraggio sempre un atteggiamento amorevole che ci da il permesso di essere chi siamo; penso che respirare ci faccia dire di sì a noi stessi: mentre inspiriamo ci nutriamo profondamente, mentre espiriamo ci accettiamo e ci perdoniamo per le cose che credevamo essere errori.
Per esempio, come stiamo respirando in questo momento? Si vede l’espansione del torace e dell’addome quando inspiriamo? Prendiamo un momento per fare qualche respiro profondo, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca, ricordando che per approfondire e allungare il respiro abbiamo bisogno di allungare l’espirazione. Inspiriamo profondamente ed espiriamo fino a quando sentiamo di aver vuotato i polmoni, a quel punto inspiriamo di nuovo e continuiamo per qualche secondo .… Come ci sentiamo ora? Osserviamo e ascoltiamo quello che questo breve esercizio ci ha portato.
Un concetto fondamentale in bioenergetica è quello del grounding, cioè del radicamento, dell’imparare a stare bene con i piedi per terra. E’ una posizione in piedi con le ginocchia flesse che permette di osservare (e alla persona di sentire) la capacità di reggersi sulle proprie gambe, in tutti i sensi. In particolare, il modo in cui una persona sta in piedi esprime molto rispetto ai suoi primi rapporti. Con il tempo, la pratica aiuta a entrare nelle proprie gambe, a sentirle da dentro, anche perché permette di contattare l’istinto e l’animalità troppo spesso repressi.