Lo sciopero della fame
Anoressia e Femminismo
Il libro Hunger strike (Lo sciopero della fame) di Susie Orbach, è un testo fondamentale che esamina in modo brillante la lotta anoressica, andando oltre le interpretazioni mediche e psicologiche tradizionali per proporre una prospettiva profondamente radicata nella psicologia femminile e nel femminismo.
Ecco un riassunto dettagliato dei punti chiave del libro:
L’Anoressia come Metafora Culturale:
- Un atto di protesta: Orbach sostiene che l’anoressia non è semplicemente una malattia alimentare, ma un “sciopero della fame” in senso più ampio, una forma di protesta inconscia da parte delle donne contro le contraddittorie e oppressive richieste della società. Simile a uno sciopero della fame politico, la donna anoressica utilizza il suo corpo e il rifiuto del cibo come mezzo per attirare l’attenzione sull’illegittimità del “carceriere” (la società) e sulla giustizia della sua causa.
- Corpo come campo di battaglia: Il corpo della donna è il primo e più importante campo di contesa. La società impone alle donne di occupare poco spazio, di essere auto-sacrificanti e attente agli altri, plasmando i loro corpi secondo un certo modello per essere considerate accettabili. L’anoressia, paradossalmente, diventa un metodo estremo per conformarsi a queste richieste (essere magre) ma anche una ribellione contro di esse (un controllo assoluto sul proprio corpo e sulla propria fame).
- Controllo emotivo: Per Orbach, il tentativo di controllare la fame e il cibo è una manifestazione del desiderio di controllare le proprie emozioni. La donna anoressica cerca di dominare i sentimenti interni attraverso il dominio sul corpo e sul cibo.
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La Relazione Complessa tra Donne e Cibo:
- Non solo cibo: Le problematiche alimentari non riguardano solo il cibo, ma sono intrinsecamente legate a questioni di politica, sfida, protezione, sessualità, forza, affermazione, rabbia e amore.
- L’insicurezza corporea: la società coltivi l’insicurezza corporea nelle donne, spingendole a dedicare un’enorme quantità di tempo ed energia al cibo e allo sforzo di non mangiarlo, distogliendole da altre forme di espressione e realizzazione.
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Le Radici Psicoanalitiche e Femministe:
- Prospettiva psicoanalitica: Il libro esplora le dinamiche inconsce e i messaggi sociali contrastanti che contribuiscono allo sviluppo dell’anoressia.
- Mancanza di agency: Il libro suggerisce che l’anoressia può essere una risposta subconscia alla mancanza di capacità di agire e autodeterminarsi e ai messaggi ambivalenti che la società presenta alle donne.
- Il corpo come “merce e oggetto”: il corpo femminile viene percepito sia come merce che come oggetto nel mondo, una dinamica che influenza profondamente il rapporto delle donne con se stesse e con il cibo.
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Evoluzione del Pensiero e Approccio Terapeutico:
- Aggiornamenti successivi: Il libro discute come gli atteggiamenti verso i disturbi alimentari siano cambiati nel corso degli anni e propone un approccio innovativo al trattamento residenziale che tenga conto dei significati più profondi dell’anoressia.
- Focus sull’autonomia: Il testo sottolinea l’importanza di aiutare le donne a riguadagnare un senso di autonomia e a sviluppare una relazione più sana con il proprio corpo e le proprie emozioni.
In sintesi, Lo sciopero della fame di Susie Orbach è un’analisi illuminante e provocatoria dell’anoressia, che la eleva da una semplice patologia alimentare a una potente metafora della lotta femminile per l’autonomia e l’espressione di sé in una società che impone aspettative spesso contraddittorie sul corpo e sul ruolo delle donne.
Il libro rimane un punto di riferimento per chiunque.