I blocchi e le contrazioni limitano il nostro spazio ma se lottiamo contro queste tensioni lo spazio si riduce ancora di più. Essere consapevoli del blocco e della contrazione, investigarlo ed esplorarlo con un atteggiamento di apertura e curiosità permette al livello di tensione di abbassarsi.
I problemi e le soluzioni
Quando abbiamo dei problemi possiamo pensare di essere sbagliati oppure di essere giusti ma di avere delle risposte sbagliate che portano sofferenza nella nostra vita. E’ vero che la sofferenza, come la gioia, sono ingredienti ineliminabili della vita. Ma, a volte, anziché migliorare le cose, con il nostro intervento le peggioriamo.
Per questo il dialogo tra visualizzazioni guidate e bioenergetica è così significativo.
In entrambi gli approcci si pensa che le persone siano, nella loro intima natura, sane, buone e capaci di consapevolezza e attenzione. Qualunque sia la difficoltà che incontrano nella loro vita. Qualunque sia il disastro che hanno combinato, niente può modificare questa intima qualità positiva della loro natura. Sono le contrazioni, del corpo e della mente, che ci portano a sperimentare modelli disfunzionali di risposta, ci rinchiudono in circoli viziosi, aggiungono sofferenza al dolore e alle difficoltà che incontriamo. Il punto quindi è aprire il campo di consapevolezza, il radicamento nel corpo, la capacità di cogliere il processo nei suoi elementi base, perché possa ristabilirsi il contatto con la nostra intima natura, perché possano arrivare le risposte alle nostre domande.
La cura diventa così un processo autoregolato che necessita di strumenti e di sostegno dall’esterno ma che non delega mai la responsabilità delle scelte all’altro. E soprattutto porta un profondo senso di pace e di accettazione verso noi stessi e la nostra vita. Infatti, nel momento in cui diventiamo consapevoli di una contrazione che restringe il nostro campo di consapevolezza, iniziamo, come pazienti scienziati di noi stessi, ad esplorarla, percepirla, comprenderla nella sua intima natura. E dichiarando pace al blocco e alla contrazione permettiamo che il flusso autoregolato della nostra vita riprenda a scorrere.
Testo tratto liberamente da www.nicolettacinotti.net
Spesso abbiamo bisogno di dare spazio al nostro bisogno d’amore, di contatto e di espressione libera, per esplorare una strada migliore verso l’unità e l’armonia. Avendo imparato molto presto a limitare la nostra vitalità ed a creare barriere contro le emozioni: con il tempo, rischiamo di non sapere più chi siamo davvero e di vivere dominati inconsciamente dalla paura e dai sensi di colpa.
Recenti studi hanno mostrato che molte malattie insorgono perché gli stati d’animo di sofferenza possono alterare completamente il funzionamento biologico. Al tempo stesso, si è anche visto che stati di benessere possono riportare al corretto funzionamento i processi fisiologici alterati. Pertanto le emozioni sono decisive per il funzionamento del sistema immunitario, di quello endocrino e di quello neurovegeta-tivo e, allora, la nostra salute fisica potrebbe dipendere da quella emotiva.
Questi incontri sono dedicati all’integrazione, possibilmente gioiosa, di corpo – mente – spirito. Offrono un’occasione di riflessione su sé stessi ma anche di contatto con la vitalità ed il piacere. Ci apriremo all’ascolto del corpo e alla sua energia con gli esercizi della bioenergetica. Poi, per cominciare a lasciar andare la paura che c’impedisce di vivere davvero, useremo le visualizzazioni guidate ed uno dei più antichi mantra di purificazione che esistano. Deriva dalla Cabala e significa ‘spirito, soffio di Dio’; tende a sciogliere blocchi e tensioni ed a risvegliare il piacere e la gioia di vivere. Infatti, le vibrazioni prodotte dal suono funzionano da ‘massaggio psichico’: puliscono i centri energetici, liberano l’intuito e la creatività, rafforzano il senso d’identità e le capacità di autoaffermazione.