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La meditazione camminata di Thich Nhat Hanh

La meditazione camminata è una forma diversa di meditazione, nella quale ti focalizzi sul gesto di camminare.
Rispetto ad una camminata normale i movimenti sono molto più rallentati e si ascolta tutto quello che succede mentre si cammina. Praticandola si diventa consapevole del movimento, dell’appoggio, dello spostamento del peso e di tutte quelle sensazioni che solitamente non vengono percepite ma che invece sono sempre presenti.

A differenza della meditazione da seduti, mentre si cammina gli occhi sono aperti, il corpo è eretto e si muove, e in generale c’è una maggiore interazione con il mondo esterno. Proprio per questo può risultare più facile rimanere nel qui ed ora.
Ecco alcuni effetti benefici della meditazione camminata:
1. Una volta sviluppata l’abilità di focalizzare l’attenzione sulla camminata, puoi farla anche nella vita quotidiana. Per esempio in mezzo ad un bosco, quando ti rechi al lavoro o in qualunque momento ti ritrovi a camminare. Le occasioni non mancano!
2. Quando ti senti eccessivamente stanco o stressato può essere un modo stupendo per calmare la mente e ritrovare la serenità.
3. E’ molto benefica dopo mangiato perché aiuta la digestione, appena ci si alza dal letto perché permette al corpo di riattivarsi dolcemente, e può essere un toccasana anche dopo lunghi periodi in cui sei stato seduto in ufficio o magari davanti al computer.
4. Migliora molto la entratura. Mentre pratichi insorgerà la noia, il dubbio, pensieri che non c’entrano niente con il momento presente, ma è del tutto normale. Riporta continuamente l’attenzione sul corpo e sulle sensazioni che la camminata porta e in questo modo rimani centrato.
La meditazione camminata che conosco e uso io appartiene alla tradizione di Thich Nhat Hanh ed è abbinata al respiro consapevole: inspirando metto avanti un piede ed espirando muovo l’altro, sentendo bene l’appoggio del tallone, della parte centrale del piede e infine delle dita. In questo modo diventiamo i nostri passi ed il nostro respiro. L’attenzione è concentrata su questi due elementi, e sull’essere pace.
Prima di iniziare a camminare è importante restare in piedi in modo consapevole. Puoi chiederti:
Il peso del corpo è sulla punta dei piedi o soprattutto sui talloni? Le gambe sono attive? Il bacino è neutro? L’addome è rilassato o contratto? La respirazione è profonda e regolare oppure superficiale e irregolare? Il collo è dritto? La testa è in posizione neutra o leggermente inclinata?

Camminata lenta e consapevole

Una volta che ti sei concentrato su come stai in piedi puoi iniziare a camminare. La camminata dovrebbe essere più lenta possibile perché è proprio questo rallentamento che ti permette ti osservare e percepire anche i più piccoli movimenti del corpo.
Nella vita solitamente chi va più veloce arriva primo al traguardo, in questo caso invece l’obiettivo è l’ascolto del respiro e dei passi, non il raggiungimento d’una meta.
Un’altro aspetto importante è camminare nel modo più naturale possibile. L’idea non è cambiare il modo in cui cammini ma diventarne consapevoli.
Prima di tutto senti le piante dei piedi, quello che succede durante l’appoggio di un piede sul pavimento. Percepisci il tallone che tocca terra per primo, poi la parte centrale del piede, per ultime le dita. Senti come cambia la distribuzione del peso man mano che appoggi tutto il piede a terra.
Porta l’attenzione anche alle caviglie, ai polpacci, alle ginocchia, alle cosce e al bacino. Senti come tutte queste parti del corpo partecipano alla camminata e come si modificano in relazione ad ogni piccolo movimento dei piedi.
A questo punto senti la colonna vertebrale che partecipa la movimento, il petto, le spalle, le braccia che si muovono ed infine percepisci anche i cambiamenti che ci sono nel collo e nella testa.


Anche se normalmente non ci fai caso, puoi scoprire che in ogni parte del corpo si verificano dei “micro-cambiamenti” e, se focalizzi la tua attenzione, puoi chiaramente percepirli.
Durante la camminata sicuramente insorgeranno delle sensazioni, alcune positive, altre negative ed altre ancora neutre. Sentile, cerca di esserne il più consapevole possibile e continua a camminare.
Stessa cosa dovresti fare per le emozioni.
Osserva i tuoi stati emotivi, senti se sei annoiato, se sei contento, se sei stanco oppure arrabbiato. Osserva quello che insorge e non cercare di cambiarlo. Accettalo, non giudicarlo e sii consapevole.
Di certo insorgeranno anche i pensieri, osserva semplicemente cosa accade. La tua mente è calma? E’ agitata? A cosa stai pensando? A cose relative alla pratica o a cose che non c’entrano niente?
Tratta i pensieri come le sensazioni e le emozioni. Osservali, sii consapevole, non giudicarli, non respingere quelli negativi e non ti attaccare a quelli positivi.

Quando decidi di terminare la meditazione non farlo bruscamente, accompagna la chiusura in modo lento e consapevole. Fermati per un breve periodo esattamente dove ti trovi e cerca di percepire cosa cambia nel corpo, nelle sensazioni, nelle emozioni e nei pensieri quando il movimento termina.
Questa tecnica può essere pratica durante la quotidianità.
Semplicemente facendo le stesse cose sopra descritte ma mentre cammini normalmente. Quello che cambia è che invece di pensare al lavoro, ai soldi, alla cena etc ti concentri sul tuo corpo, sulle tue sensazioni, sulle tue emozioni e suoi tuoi pensieri.
In questo modo la mente non starà sempre fra il passato ed il futuro e potrai vivere appieno il momento presente, il qui ed ora, godendo di più la camminata.
Certo, ci saranno più distrazioni rispetto a quando la pratichi in luoghi appositi, ma anche queste fanno parte del cammino. Osservale, renditi conto che ti hanno fatto distrarre e torna su te stesso.
Adattato da

Meditazione camminata: come farla e perché fa bene

Tags: ansia, attacchi di panico, autocritica, centratura, consapevolezza, gestione stress, grounding, pensieri negativi, radicamento, respirazione profonda, Risvegliare il corpo, Vitalità
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Mi occupo in particolare del rapporto con la malattia e la guarigione in una prospettiva globale, che considera la salute emotiva e la salute fisica come due facce della stessa medaglia. Credo che, a volte, abbiamo bisogno d’un luogo protetto e rispettoso nel quale dedicarci dolcezza, cura e amore per ritrovarci.

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