Psicoterapeuta Torino Renata Fumi
  • Facebook
  • Instagram
  • Home
  • Psicoterapeuta
    • La nascita
    • Crisi
    • Sfiducia
    • Malattia
    • Burnout
    • Ansia
    • Lutto
  • Visione
    • Psicologia Umanistica
    • Bioenergetica
    • Bioenergetica e voce
    • Psicoterapia Gestalt
    • Psicologia Transpersonale
    • Teddy Grossman
    • Alice Miller
  • Attività
    • Stress e Malattia
    • Salute Integrata
    • Albero della luna
    • Rapporto col cibo
    • Amare
    • Violenza
  • Risorse gratuite
  • Blog
  • Contatti
  • Menu Menu
Blog

Il trauma non esiste nel cervello, è nel corpo

Quando siamo stati maltrattati o abbiamo subito un trauma il nostro cervello è gravemente colpito, ma non è questa la sede del nostro trauma.
Il trauma non è logico, il trauma è emotivo.
È fondamentale capire che quando pensiamo, parliamo e facciamo ricerca, questa parte cognitiva del nostro cervello non è in contatto con il nostro sistema limbico ed emotivo dove si trova il nostro trauma.
Diciamo insieme queste seguenti affermazioni;
“Penso devastato”.
“Penso inorridito”.
“Penso impotente”.
Tutte queste affermazioni provengono dalla parte frontale cognitiva del nostro cervello, che non è in contatto con la nostra esperienza viscerale all’interno del nostro corpo.
È la nostra esperienza interna che sta guidando la nostra vita, che la sta plasmando come le persone che siamo, perché è responsabile di ciò che crediamo di noi stessi, della vita e degli altri.
Pensiamo che il nostro modo di sentire sia dovuto al nostro pensiero, eppure la verità è che il nostro pensiero segue sempre il nostro sentire.
Quando torniamo a quelle tre affermazioni di cui sopra, il nostro “pensare” non ha nulla a che fare con queste emozioni. Sappiamo che queste affermazioni dovrebbero essere: “Mi sento devastato”, “Mi sento inorridito”, “Mi sento impotente”.
Perché? Perché questi stati sono sentimenti, non sono ‘pensieri’.
Il modo in cui pensiamo è perché questi sentimenti sono la nostra esperienza interiore.

Il cervello segue sempre il corpo
Per capire la connessione tra corpo e cervello, dobbiamo capire come i nostri sentimenti controllano la nostra coscienza, e quindi il nostro pensiero.
Quando viviamo il dirottamento emotivo viscerale del trauma, quello che scopriamo è che il nostro pensiero non è calmo, misurato e capace di trovare soluzioni ai sentimenti che stiamo vivendo.
Quello che scopriamo è che il nostro pensiero è bloccato nella corrispondente esperienza dei nostri sentimenti. Eppure, cerchiamo in modo così coraggioso di cambiare i nostri sentimenti nel nostro corpo, cercando di forzare il nostro cervello in modi di pensare più sani.
Ma non possiamo accedere in modo coerente e poi continuare a mantenere un pensiero più sano. E forse non importa quanto duramente ci proviamo, continuiamo a sentirci senza speranza, indifesi e impotenti. Poi pensiamo: “questo è solo il nostro destino” e cerchiamo inutilmente di uscire da quella che sembra una situazione completamente traumatizzante, senza fine.
Questo è normale. Ed è per questo che è così normale chiedersi “cosa c’è che non va in me? Perché non riesco a farmi entrare in testa che questa persona non va bene per me, mi sta distruggendo, e che ho bisogno di andarmene e di stare lontano? E ci chiediamo quando riusciamo a strisciare via e a starcene lontani, perché la nostra testa continua a tornare a tutti i pensieri del trauma, di quello che è successo e di quello che avremmo potuto fare diversamente per non aver vissuto quello che abbiamo provato.
È comune avere non solo pensieri di rimpianto, crepacuore, rimorsi, impotenza, dolore e così via; è anche un’enorme battaglia che cerca di riconquistare e ricostruire la tua vita. La ragione di questo è che il cervello segue il tuo corpo.
Quando c’è un trauma bloccato nel corpo, nell’ esperienza viscerale, nel sistema emotivo limbico, questo dirotta l’integrità del tuo Essere. Influenza la tua coscienza e la tua capacità di aprirti e di accedere al sollievo, alla risoluzione, alla guarigione, all’evoluzione, alla soluzione e all’espansione.
Tutte queste cose sono state chiuse.
Semplicemente non è disponibile a livello di coscienza che il trauma interno sta generando per il vostro cervello. Sei gettata nella parte posteriore del vostro cervello, l’amigdala, che è puramente focalizzata sulla sopravvivenza. Questo non è un luogo in cui sia disponibile un collegamento con il Campo (che è tutta la vita) in modo risolutivo, solidale, potente e persino miracoloso.
Quando non stiamo prosperando come risultato della mancata comprensione della connessione corpo-cervello, significa che siamo intrappolati nel nostro cervello primitivo che soffre di intensi sentimenti traumatici e pensieri che creano una terrificante dipendenza da peptidi.
Finché non capiamo come e perché dobbiamo mettere il corpo davanti al cervello, è davvero una prigione senza via d’uscita.

Il passaggio nel corpo
L’ironia della situazione è che l’unico posto in cui dobbiamo andare di più, è il quello da cui siamo stati tutti programmati a stare fuori. Diventare partner di sé stessi è l’unico vero modo per tornare nel nostro corpo con amore e devozione a fare il lavoro di guarigione interiore per trovare, caricare, rilasciare e riprogrammare il nostro trauma, in modo da vivere liberi da esso.
Quando lo facciamo, scopriamo che quei sentimenti di devastazione, orrore e impotenza non esistono più. Quando entriamo nel corpo, invece, c’è una sensazione di calma, di calore e persino di speranza e di potere. Scopriamo in modo sorprendente che possiamo provare queste sensazioni senza dover avere alcuna prova fisica nel mondo fuori di noi per fornirci queste sensazioni.
Questo è il momento in cui iniziamo a riprenderci il nostro potere.

dal blog di Melanie Tonia Evans

Tags: ansia, attacchi di panico, autocritica, autoguarigione, autostima, autosvalutazione, centratura, fiducia in sè, maltrattamento, narcisismo, paura, pensieri negativi, relazioni di coppia, Risvegliare il corpo, Vitalità
Condividi questo articolo
  • Condividi su Facebook
Potrebbero interessarti
La Vergogna nel trattamento bioenergetico
L’equilibrio in bioenergetica
12 SEGRETI PER RAPPORTARSI A PERSONE ALTAMENTE SENSIBILI (PAS)
La gratutudine per il corpo e gli organi
Rafforzare l’autostima
Ascoltare il corpo
La mia terapeuta mi disse di parlare alla mia bambina interiore
Gestire la crudeltà del maltrattamento narcisistico

Renata Fumi Psicoterapeuta

Indirizzo
VIA VALGIOIE, 7
10146 Torino

Contatti
renata@renatafumi.it
Tel. 347 5529207

Solo su appuntamento

TAGS

abuso narcisistico ansia attacchi di panico autocritica autoguarigione autostima autosvalutazione bambino interiore bioenergetica body awareness centratura conflict management conflitto consapevolezza depressione felicità fiducia in sè gestione stress grounding guerriero interiore health and healing malattia e salute maltrattamento mancanza d'autoprotezione narcisismo obiettivi pace interiore PAS paura pensieri negativi persone altamente sensibili piacere psico-neuro-endocrino-immunologia psicoterapeuta radicamento rapporti sociali relazioni di coppia respirazione profonda respiro riconoscere qualità riequilibrio rilassamento Risvegliare il corpo Visualizzazione Vitalità

Renata Fumi

Mi occupo in particolare del rapporto con la malattia e la guarigione in una prospettiva globale, che considera la salute emotiva e la salute fisica come due facce della stessa medaglia. Credo che, a volte, abbiamo bisogno d’un luogo protetto e rispettoso nel quale dedicarci dolcezza, cura e amore per ritrovarci.

I’m a psychotherapist keen on providing a safe and loving space for self exploration. I’m convinced that physical and emotional health are deeply connected and so I encourage and support self healing. Are you looking for an English mothertongue therapist? No problem, here I am!

CONTACT ME

Contattami per avere informazioni

1 + 0 = ?

+39 3475529207

Psicoterapeuta

Visione

Attività

Blog

Renata Fumi Psicoterapeuta

Via Valgioie, 7 – 10146 Torino
cell +39 347 5529207
renata@renatafumi.it

Resta in Contatto con Renata Fumi
COOKIE E PRIVACY POLICY
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy

Copyright © Psicoterapeuta Gestalt Torino Renata Fumi P.IVA 08117150014 – Designed by Daimon Art Agenzia Web

Le 11 cose che un/a narcisista non sopportaGestire la crudeltà del maltrattamento narcisistico
Scorrere verso l’alto